La proposta di legge sull’approvvigionamento di gas (LApGas) si concentra sul gas naturale e trascura altri importanti gas energetici. Inoltre, solo gli utenti il cui consumo annuo supera i 300 MWh potranno rifornirsisul mercato libero. Ciò equivalea una parziale chiusura del mercato. L’attuale bozza della legge sull’approvvigionamento di gasdeve essere rivista. La legge dovrebbe regolamentare anche i gas energetici come l’idrogeno, il biogas e il metano sintetico, preservare il libero mercato, tenere maggiormente in considerazione la protezione dei consumatori e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento attraverso riserve strategiche.
1. Definizione del problema
- Mancanza di una regolamentazione completa per i gas energetici: il progetto di legge sull’approvvigionamento di gas (LApGas) è troppo restrittivo in quanto si concentra principalmente sul gas naturale. Non tiene conto dell’importanza di altri gas energetici che rivestiranno un ruolo importante in futuro grazie alla loro capacità di immagazzinare energia (in particolare l’idrogeno e il metano sintetico).
- Chiudere una parte del mercato corrisponde ad un passo indietro: dal 2020, il mercato del gas è stato completamente liberalizzato, in seguito a una decisione della COMCO, e sta funzionando bene. È incomprensibile che l’attuale progetto preveda una chiusura quasi totale del mercato. Solo i consumatori con un consumo annuo superiore a 300 MWh potranno rifornirsi sul libero mercato; il 98% di tutti i consumatori finali sarà quindi escluso! L’adozione della legge comporta un chiaro peggioramento per i consumatori e sarebbe in netto contrasto con gli sforzi compiuti nel settore dell’elettricità o con la prassi dell’UE.
- Molti consumatori pagano prezzi troppo alti: a causa di rendite monopolistiche e di strategie di fornitura errate da parte dei fornitori di gas, molte famiglie, che rappresentano una grande percentuale del consumo di gas, pagano prezzi decisamente eccessivi. Un limite di 300 MWh esclude dal mercato il 98% degli utenti e il 50% dei consumi totali. I profitti vengono versati in accantonamenti o direttamente ai proprietari dell’industria del gas. I prezzi troppo elevati sono pagati principalmente dagli inquilini, che non possono fare nulla per cambiare questa situazione.
- È necessario evitare un eccessivo onere normativo. L’introduzione di un limite di accesso al mercato (chiusura parziale del mercato) comporta un notevole onere normativo, con la creazione di molti nuovi posti di lavoro burocratici a livello federale (e anche nell’industria del gas). Questo rende tutto inutilmente più costoso, perché il mercato protegge i consumatori molto meglio della regolamentazione.
2. Le soluzioni proposte
- Estendere il quadro legislativo a tutti i gas energetici: la legge sull’approvvigionamento di gas dovrebbe includere non solo il gas naturale, ma anche altri gas utilizzati per l’approvvigionamento energetico, come l’idrogeno o il metano sintetico, al fine di rimanere aperti al futuro e alla tecnologia. Una regolamentazione uniforme crea una base stabile per il mercato, la sicurezza dell’approvvigionamento e l’attuazione degli obiettivi della strategia energetica 2050.
- Dobbiamo evitare una chiusura quasi totale del mercato del gas: è preferibile non adottare affatto una legge sul gas piuttosto che rischiare una chiusura parziale del mercato, che bloccherebbe gli sviluppi innovativi.
- La regolamentazione deve rimanere snella: eliminando i limiti di accesso al mercato, la parte più rigida e onerosa della regolamentazione scompare.
- Smartmetri invece di qualsiasi tipo di esclusione dal mercato: il previsto limite inflessibile di MWh potrebbe essere sostituito da requisiti tecnici – smartmetri – in modo che anche le PMI e i clienti privati abbiano la possibilità di accedere al mercato e beneficiare di offerte a prezzi equi. Allo stesso tempo, questa soluzione ridurrebbe al minimo l’onere normativo. Questo è anche il punto di vista dei principali fornitori di gas regionali e locali.
- Migliore protezione dei consumatori attraverso la consultazione congiunta: come in altri settori, anche il settore del gas deve coinvolgere i consumatori su un piano di parità nell’elaborazione delle basi giuridiche e dei documenti settoriali.
- Un quadro giuridico per affrontare le carenze: la Svizzera ha una capacità di stoccaggio nazionale molto limitata. Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a lungo termine, le riserve strategiche di gas nei Paesi limitrofi dovrebbero essere parte integrante della normativa.
3. Sintesi
- In futuro, i gas energetici continueranno a svolgere un ruolo importante in Svizzera, sia come fonte diretta di energia che come mezzo per immagazzinare l’energia estiva (rinnovabile). Una regolazione snella e intelligente è quindi essenziale.
- Evoluzione tecnologica e flessibilità: la legge deve consentire l’evoluzione tecnologica e i nuovi sviluppi.
- Opportunità per la popolazione: una struttura di mercato trasparente ed equa consente alla popolazione di partecipare all’innovazione e beneficiare di prezzi bassi.
- La sicurezza dell’approvvigionamento non è in contrasto con il mercato. L’approvvigionamento di base non offre alcuna protezione contro i prezzi elevati, come hanno dimostrato le esperienze passate.
In caso di domande, si prega di contattare René Baggenstos, direttore di IG Energiegase.